Suggerimenti e spunti di viaggio per Itinerari Slow nelle aree di Progetto
Parco del Delta del Po emiliano-romagnolo
Itinerario ferrarese: da Mesola al sito Unesco sulle vie d'acqua
L’itinerario parte dal Castello Estense di Mesola, che rappresenta uno dei “luoghi chiave” per la conoscenza del delta, dove è possibile visitare il Museo del Cervo e del Bosco della Mesola. Percorrendo via Biverare, si prosegue verso il bosco della Fasanara e, costeggiandolo, si raggiunge il piccolo borgo di Santa Giustina, che ci introduce ad un capitolo significativo che ha interessato il delta del Po dagli inizi del secolo scorso; difatti il borgo e le case circostanti vengono nettamente delineandosi nelle terre bonificate dall’Ente per la colonizzazione del delta Padano. Proseguendo in direzione del bosco, si in contra Torre Abate, la chiusa idraulica su cui poggiava la Grande Bonificazione Estense, un edificio che dà modo di capire come la sedimentazione del fiume, dopo il Taglio di Porto Viro, abbia rapidamente spostato la linea di costa, rendendo necessaria la costruzione di altre chiuse che potessero garantire il deflusso delle acque al mare. Si raggiunge la Riserva Naturale Gran Bosco della Mesola. Percorrendo lo stradone maestro, fino al Taglio della Falce, si avrà modo di “vivere” il bosco in modo emozionante: gli incontri (cervi, tartarughe, ecc.), i suoni (ghiandaie, cornacchie, ecc.). Una volta fuori dal bosco, si prosegue verso il Porto di Goro, dove sarà possibile imbarcarsi alla volta del Po di Volano, Valle Bertuzzi e l’isola del l’Amore o seguire altri itinerari d’acqua.
Itinerario ravennate: da Sant'Alberto a Boscoforte ad Alfonsine
L’itinerario, percorribile a piedi, in bicicletta e in pulmino elettrico, parte dal Centro Visita Palazzone di Sant’Alberto, edificio dei primi de cenni del Cinquecento, nel comparto sud “Valli di Comacchio”, che identifica il borgo omonimo come un’enclave estense (oggi Sito Unesco) in territorio ravennate. Dal Palazzone, attraversando con il traghetto Sant’Alberto, si giunge all’argine del Reno, che costeggia il limite meridionale delle Valli di Comacchio. Lo splendido paesaggio include la penisola di Boscoforte, di grande valore naturalistico a cavallo fra le province di Ferrara e Ravenna. Luogo suggestivo e in contaminato, caratterizzato da una notevole varietà di ambienti, con zone di acqua dolce e di acqua salmastra che richiamano un’avifauna ricca e numerosa, rappresenta un luogo privilegiato per la sosta e la nidificazione di volpoche, avocette, spatole e fenicotteri. Si può procedere verso la Riserva Naturale di Alfonsine, rifugio per numerose specie animali e vegetali oppure verso la Stazione Oasi di Volta Scirocco, il cui percorso, che comincia all’altezza di Boscoforte, si snoda per circa 6,5 km. Si raggiunge la Lavadena, con un mosaico di dossi ricoperti di vegetazione alofila. Più oltre, le acque basse della Scorticata ospitano regolarmente migliaia di anatidi, limicoli e ardeidi. Dai capanni attrezzati del la golena di Volta Scirocco è possibile osservare, tra gli altri, spatole, aironi rossi, cavalieri d’Italia e canapiglie.
Info: Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po - C.so Mazzini, 200 - 44022 Comacchio (FE) Tel. +39 0533 314003 Fax. +39 0533 318007 -
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www.parcodeltapo.it - www.parks.it/parco.delta.po.er/index.html - www.regione.emilia-romagna.it/parchi/deltapo/index.html
Intorno a Ravenna, alla scoperta di sale e gesso
Le Saline di Cervia
L’itinerario si sviluppa all’interno della Salina di Cervia in un ambiente di elevato interesse na-turalistico e avifaunistico del Parco regionale del Delta del Po che consente di approfondire le tematiche naturalistiche, storiche ed economiche legate alla produzione del sale. Il Centro Visite, è il luogo di partenza per le visite guidate alla Salina di Cervia. Al suo interno si snodano tre percorsi di conoscenza. Il Percorso naturalistico chiamato “La via dei Nidi” si svolge sull’argine alto del canale circondariale con apposite schermature e una torretta di avvistamento dove è possibile fare birdwatching osservando i volatili presenti nelle vasche adiacenti e su cumuli che permettono ai visitatori di osservare, nel periodo primaverile, la nidificazione di molti uccelli fra cui alcune specie rare e protette. Il percorso produttivo-naturalistico propone una passeggiata che conduce fino alla famosa Salina Camillone, antica salina a conduzione artigianale da dove si può proseguire in barca elettrica verso i bacini salanti: ovvero i bacini di cristallizzazione del sale. Il percorso storico chiamato “La via dei Tamerici” conduce fino al cuore delle saline. Lungo il percorso è possibile sostare per fare birdwatching o approfondire la flora, la fauna, la storia di Cervia ed il suo antichissimo legame con il sale.
Il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola
Il percorso si trova nel cuore del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola; partendo dalla stazione ferroviaria di Brisighella, delizioso borgo medioevale, l’itinerario (5 km circa) raggiunge il centro visite Carnè e permette di scoprire crinali e boschi di grande suggestione. Si parte dal centro storico di Brisighella, borgo medioevale per percorrere la suggestiva via del Borgo - detta anche via degli Asini perché un tempo percorsa dalle carovane di asini dirette alle cave di gesso - via sopraelevata e coperta che costituiva in origine il nucleo della difesa fortificata del borgo. Percorrendo il sentiero CAI si raggiunge il Capanno Speleologico, punto di ritrovo per l’ingresso alla Grotta Tanaccia. Da qui è possibile fare un’escursione speleologica accompagnati dalle luci dei caschi e dalle guide del Parco. Si prosegue verso Cà Carnè, sede del Centro Visite e del rifugio con ristoro e pernottamento. Merita una visita il piccolo ma interessante museo naturalistico dedicato alla fauna della Vena del Gesso. Lungo il percorso CAI si aggira la vetta di monte Spugi, si raggiunge l’Oratorio di Vespignano, tra vigneti e frutteti, poi a Castelnuovo si entra nuovamente nel bosco. Si ritorna a Cà Carnè e scendendo in direzione Brisighella si sosta al Monticino: museo geolo-gico all’aperto ricavato da una ex-cava, alla vecchia fornace Malpezzi, di inizi Novecento, per la lavorazione del gesso, e alla Rocca medievale che domina il borgo.
Info: Provincia di Ravenna - Servizio Turismo - Piazza dei Caduti per la Libertà 2/4 48121 Ravenna Tel +39 0544 506011 -
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- www.ravennaintorno.itUfficio di Informazione e Accoglienza Turistica - Corso Matteotti 40, Riolo Terme Tel. +39 0546 71044 -
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- www.terredifaenza.itUfficio di Informazioni e Accoglienza Turistica - Torre S. Michele, Via Evangelisti 4, Cervia Tel +39 0544 974400 -
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- www.turismo.comunecervia.it
Provincia di Ferrara . Pedalando lungo il Po tra delizie d'arte e natura
Itinerario cicloturistico Destra Po. 120 Km
Una delle più lunghe piste ciclabili d’Europa, tutta pianeggiante e per lo più ad uso esclusivo dei ciclisti, che da est fino al mare si srotola tra golene, boschetti, campanili, manufatti idraulici, rocche, mulini natanti, castelli, canneti. 1. Stellata di Bondeno, borgo dalla struttura compatta a ridosso del fiume, conserva la Rocca Possente a forma di stella e il Museo Archeologico con testimonianze del territorio nelle diverse epoche storiche. 2. A Ro è ormeggiato il mulino natante con la macina per il grano, fedele riproduzione di quel-li a cui fu ispirato il romanzo di Bacchelli “Il mulino del Po”. 3. Mesola è riconoscibile da lontano per la mole del Castello Estense affacciato sul fiume, famosa dimora di delizie della fine del ’500 oggi sede del Museo del Bosco e del Cervo della Mesola. 4. Da Gorino Ferrarese, nell’affascinante am-biente di transizione tra la terraferma, le valli, il fiume e il mare, partono escursioni in motonave al Faro sull’Isola dell’Amore.
Dal Mare alle Valli. 80 Km
Dai Lidi di Comacchio, uniti dalla strada panoramica sull’argine Acciaioli, si raggiungono gli spazi pacati delle Valli di Comacchio, distese d’acqua salmastra e oasi naturalistiche di pregio, la Penisola di Boscoforte e le Valli di Argenta. 1. La Salina di Comacchio, che conserva un impianto di epoca napoleonica, è animata da colonie di uccelli acquatici, tra cui gli splendidi fenicotteri rosa. 2. Comacchio è il rinomato centro storico dalla struttura originale e ben conservata con ponti e canali. A sud, da Casone Foce si snoda il Percorso Storico Naturalistico delle Valli, con i casoni da pesca del ‘600 e i lavorieri per la cattura dell’anguilla, in un itinerario tra terra e acqua. 3. Qui spicca la penisola di Boscoforte, visibile dall’argine del Reno. 4. Il panorama di Argenta, con il suo Ecomuseo e le valli d’acqua dolce, è quello dei lamineti coperti di ninfee, del bosco igrofi lo, con salici, farnie e olmi, e dei canneti dove nidificano i limicoli e altri uccelli, oasi idea-li per il birdwatching.
Info: Centro Unificato d’Informazioni Turistiche - Castello Estense 44121 Ferrara Tel. + 39 0532 299303 - www.ferrarainfo.com -
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Provincia di Rovigo - Polesine terra tra due fiumi
Anima Polesine
Permette di vivere le varie anime del Polesine. Partendo dal centro di Rovigo, si continua immergendosi nel verde della pianura; percorrendo poi la sinistra del fi ume Po, si giunge nella parte nord del suo delta. 1. Centro storico di Rovigo caratterizzato da eleganti piazze, dalle torri del castello, da palazzo Roverella, dalla Chiesa della Beata Vergine del Soccorso detta la Rotonda e dal Museo dei Grandi Fiumi che illustra la storia del Polesine. 2. Adria è la città che ha dato il nome al mare Adriatico ed area importante per i ritrovamenti archeologici conservati nel Museo Nazionale Archeologico. 3. Via delle Valli passaggio tra le valli da pesca, via unica nel suo genere popolata da uccelli acquatici e valli da pesca con tipiche case dove i pescatori producono rinomati prodotti ittici. 4. Rosolina Mare penisola di sabbia dorata, tra l’acqua delle Valli e del Mare Adriatico, luogo di divertimento e relax.
Polesine: i fiumi e l'arte
Partendo da Rovigo si raggiunge la naturale pista ciclabile sull’argine sinistro del fi ume Po, quindi, lasciando le spalle al delta, si prosegue per Fratta Polesine Lendinara e Badia Polesine attraversando i centri ubicati lungo corsi d’acqua minori. 1. Polesella paese noto per le sue ville venete tra le quali Villa Morosini a ridosso del fiume Po e per il suggestivo tratto cicloturistico lungo l’antica Fossa che collega il Canalbianco al Po. 2. Fratta Polesine paese illuminato dall’eleganza di Villa Badoer di Andrea Palladio, scenario di eventi culturali, che raccontano il territorio, sede del Museo Archeologico Nazionale allestito nella barchessa della Villa e dell’ecomuseo Mulino Pizzon punto di degustazione dei prodotti gastronomici tipici del Polesine. 3. Lendinara apprezzata per le chiese storiche e i palazzi signorili tra i quali Cà Dolfin e il Teatro Comunale Ballarin. 4. Badia Polesine centro storico noto per il medievale complesso monastico della Vangadizza.
Info: Ufficio I.A.T. Rovigo - Piazza Vittorio Emanuele II, 20 45100 Rovigo Tel. +39 0425 386290 -
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Provincia di Rovigo – Servizio Turismo - Viale della Pace, 5 45100 Rovigo Tel. +39 0425 386274 -
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- www.polesineterratraduefiumi.it Gal Polesine Delta Po - Piazza Garibaldi, 6 - 45100 Rovigo. Tel. +39 0425 460322 -
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- www.galdeltapo.it
Parco Regionale Veneto del Delta del Po - Orizzonti tra terra e acqua
L'isola della Donzella e la Sacca degli Scardovari
Itinerario ciclabile con partenza da Porto Tolle, che ci permette, con la visita ai punti di interesse lungo il percorso, di conoscere la storia recente del Delta Po e di godere pedalando lungo la Sacca di Scardovari di un panorama unico. 1 Museo della Bonifi ca di Ca’ Vendramin: rappresenta uno stupendo esempio di archeologia industriale ed è un simbolo della storia del Delta del Po Qui si trovano le antiche macchine e attrezzature e, con l’ausilio di strumenti multimediali e foto d’epoca, si ricostruisce il lungo lavoro compiuto dall’uomo per convivere con il fiume. 2 Il ponte di barche di Santa Giulia, immancabile il passaggio su uno dei punti più affascinanti del percorso, da qui partono le escursioni di pe-sca turismo sul Po di Gnocca 3 L’oasi di Cà Mello è ciò che rimane del Delta quando il Po di Cà mello scorreva nell’isola della Donzella sfociando nella Sacca. Questa zona riveste notevole importanza come area umida di acqua dolce, in particolar modo per le diverse specie di uccelli legati all’ambiente del canneto
Fino alla foce tra canneti e paradeli
Itinerario nautico da farsi con la tipica barca a fondo piatto, o in canoa tra l’immensità del fiume prossimo alla foce, deviando negli stretti canali, fino ad approdare sugli scanni abitati solo dalla numerosa avifauna locale. 1. Pila è il tipico paese di pescatori con una bellissima passeggiata dal nostro attracco di partenza sul Po fino alla nuova struttura portuale nella laguna di Barbamarco e il caratteristico mercato del pesce aperto tutti i pomeriggi 2. Il Faro di Punta Maistra è il punto più avanzato della cuspide deltizia, alto circa 40 metri, tutt’intorno valli, barene e rami deltizi senza soluzione di continuità con la più grande concentrazione di limicoli e aironi. In carico alla Marina militare, ancor oggi svolge una funzione importante per la sicurezza della navigazione 3. Scano Boa questa isola sabbiosa lunga e stretta frapposta tra la laguna interna e il mare mantiene uno degli ultimi casoni di canna esistenti nel Delta ora rifugio dei pescatori, è uno dei simboli del Delta del Po.
Info: Parco Regionale Veneto del Delta del Po - Via Marconi 6 45012 Ariano nel Polesine Tel. + 39 0426 372202 Fax +39 0426 373035 -
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- www.parcodeltapo.org
Tra acque e ville nel Trevigiano
Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene
Valdobbiadene fa parte della prima arteria enologica italiana, l’antica Strada del Prosecco, percorso che attraversa le zone di produzione per rispondere al moderno enoturista affamato non solo di grandi vini e di prodotti tipici, ma anche di tutte le componenti paesaggistiche, ambientali e culturali che formano l’anima di un territorio. Con i suoi 120 km che si inerpicano lungo i colli da Conegliano a Valdobbiadene, moltissimi sono i punti d’interesse per un’area vasta ricca di storia. Il percorso enologico guida il visitatore tra vigneti ininterrotti, borghi e paesi dove si respira il sapore della secolare arte enoica di queste terre, regalando scorci e paesaggi di autentica bellezza e grande fascino, insieme a testimonianze medioevali, eremi, chiesette secolari, tracce della storia rurale civile e religiosa delle genti di qui. Senza dimenticare la possibilità di incontrare, nei tanti locali disseminati lungo il tracciato, la cucina e i prodotti tipici. La Strada offre la possibilità di scegliere fra l’itinerario principale che ini-zia a Conegliano e si conclude a Valdobbiadene e tre anelli tematici: il Feudo dei Collalto, Storia e Cultura tra Serravalle e Follina, il Torchiato di Fregona.
Le campagne della Sinistra Piave: da Conegliano a Oderzo
Percorso: Conegliano - Codognè - Portobuffolè - Mansuè - Gorgo al Monticano - Motta di Livenza - Oderzo. Lunghezza: 55 Km. Tempo di percorrenza: 3 ore. Difficoltà: facile. Lasciato il centro di Conegliano, di cui si raccomanda vivamente la visita (Duomo contenente opere di Cima da Conegliano e altri insigni pitto-ri, Sala dei Battuti, case affrescate in Via XX Set-tembre, Castello, ecc.), il paesaggio assume una piacevole omogeneità: i piccoli abitati un tempo essenzialmente agricoli si avvicendano fra fertili campagne coltivate intensivamente soprattutto a vigneto (siamo nella zona di produzione dei vini DOC del Piave). È raccomandata una sosta a Portobuffolé, piccolo borgo medioevale rimasto quasi miracolosamente ancora intatto e all’ambito naturalistico dei "Pra dei Gai", a Motta di Livenza, ricca di edifi ci storici, conosciuta soprattutto per il Santuario della Madonna dei Miracoli, edificato nel 1513.
Info: Ufficio Informazioni Turistiche di Conegliano - Via XX Settembre, 61 31015 Conegliano (TV) Tel. +39 0438 21230 Fax +39 0438 428777 -
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- www.visittreviso.itUfficio Informazioni Turistiche di Oderzo - Calle Opitergium, 5 31046 Oderzo (TV) Tel. +39 0422 815251 Fax +39 0422 814081 -
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- www.visittreviso.itUfficio Informazioni Turistiche di Valdobbiadene - Via Piva, 53 31049 Valdobbiadene (TV) Tel. +39 0423 976975 Fax +39 0423 976975 -
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- www.visittreviso.it
Itinerari Slow tra terre e acque nella Provincia di Venezia
Da Altino a Torcello
Un percorso che permette di scoprire il passato e le origini della civiltà Veneziana attraverso i "segni" di civiltà sepolte ai bordi della laguna nord di Venezia. Dal museo archeologico di Altino, navigando giù per il fiume Sile per arrivare alle isole di Burano e Torcello. 1. Il Museo Archeologico Nazionale ad Altino, importante centro di epoca romana sulla via An-nia (131 a.C.) che collegava Adria (RO) ad Aquileia (UD). 2. Il fiume Sile, uno dei più lunghi fi umi di risorgiva europei, scorre in un ambiente naturale incontaminato tra ville venete e case padronali. Permette la navigazione dall’entroterra alle isole della laguna di Venezia. Sui suoi argini si sviluppa una pista ciclabile che conduce a Treviso. 3. Le origini di Torcello sono più antiche di quelle di Venezia. Fuggendo dai Longobardi, che stavano mettendo a ferro e a fuoco la Pianura Padana, numerosi abitanti della terraferma si rifugiarono in questo remoto angolo della laguna di Venezia. Essi provenivano dalla zona di Altino chiamata Turris per via di una torre lì esistente, e vollero quindi dare il nome di Turricellum alla loro nuova patria.
Lungo il corso del fiume Lemene dalla laguna di Caorle a Portogruaro
Lungo il fi ume Lemene dalla laguna di Valle Vecchia di Caorle, territorio dove regnano incontrastati silenzio, canneti, distese infi nite di acque abitate da numerose specie avifaunistiche a Concordia Sagittaria, antica città romana, e Portogruaro con il suo centro storico gotico-rinascimentale, attraverso un territorio rurale disseminato di centri storici, ville, molini e abbazie. 1. Il borgo peschereccio di Caorle con le tipiche case colorate, il Duomo (XI sec.) e il Santuario con torre campanaria-faro, presso l’omonima laguna con i caratteristici casoni da pesca di canna palustre. 2. L’area di Valle Vecchia con il particolare habitat naturalistico ambientale e un sistema dunale riconosciuto come zona protetta per la conservazione della diversità biologica. 3. Il fi ume Lemene che collega Caorle a Concor-dia Sagittaria, importante centro di epoca romana con le sue aree archeologiche romane e tardo-antiche e il complesso paleocristiano sottostante la piazza della cattedrale e Portogruaro, graziosa cittadina con il famoso palazzo comunale trecentesco e gli edifi ci rinascimentali in stile veneziano, inserita nella pregiata zona vinicola della DOC "Lison Pramaggiore".
Info: APT - Venezia Castello - 5050 - 30122 Venezia Tel. +39 041 5298711 -
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Ufficio IAT di Caorle - Rio Terrà 3 - 30021 Caorle (VE) Tel. +39 0421 81085 -
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APT di Bibione-Caorle - Via Maja 84 - 30020 Bibione (VE) Tel. +39 0431 442111 Fax + 39 0431 439997 -
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Verso la costa friulana: tra percorsi d'acqua e di cultura nella Provincia di Udine
Terre di cultura
L’itinerario consente di immergersi nelle diverse epoche (dalla romana e paleocristiana a quella medievale e rinascimentale), attraverso un affascinante viaggio in località che si prestano a passeggiate a piedi e in bicicletta. 1. Villa Manin: complesso, immerso in un ampio parco, che risale alla metà del Seicento, sede espositiva di grandi mostre di arte antica e contemporanea. 2. Clauiano: il cui borgo medievale è riconosciuto tra i Borghi più Belli d’Italia. 3. Palmanova: città fortezza ed uno degli esempi meglio conservati di architettura militare del Rinascimento. 4. Strassoldo: piccolo borgo medievale, che ospita due tra i più antichi manieri del Friuli, il Castello di Sopra e il Castello di Sotto. 5. Aquileia: fondata dai Romani nel 181 a.c., città patrimonio dell’Unesco e famoso sito archeologico. 6. Grado: unita alla terraferma da una sottile striscia di terra, custodisce un centro storico dalla suggestiva grazia veneziana.
Terre d’acqua
L’itinerario tocca diversi luoghi interessanti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico e con-sente di immergersi, seguendo lo scorrere dei corsi d’acqua, in un paesaggio vegetazionale ormai quasi completamente scomparso. 1. Aquileia: al porto, di notevole importanza in epoca romana, è possibile giungervi, con piccole imbarcazioni, anche via mare, imboccando il fi ume Natissa. 2. Laguna di Marano: caratterizzata da isole e isolette, da una vegetazione palustre, dagli alloggi temporanei dei pescatori (casoni). 3. Riserva Naturale Valle Canal Novo: area protetta ed importante centro per la conservazione ambientale e la ricerca scientifica, luogo ideale per il birdwatching. 4. Riserva Naturale Foci dello Stella: l’area è sottoposta a tutela naturalistica dal 1976: è particolarmente indicata per l’attività didattico-naturalistica. 5. Lignano: oasi dalla spiaggia fine e un mare tranquillo, l’ideale per il relax ed il divertimento.
Info: Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia c/o Villa Chiozza - Via Carso n. 3 33052 Cervignano del Friuli (UD) Tel. +39 0431 387111 -
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- www.turismofvg.it
Trieste: l'Europa si tuffa nell'Adriatico
La Foresta d’Acqua
Il sentiero si snoda attraverso l’aspro altipiano carsico: dal Centro didattico naturalistico di Ba-sovizza, a pochi chilometri da Trieste, al Centro Visite della Val Rosandra per vedere da vicino la bianca roccia calcarea, immersi nella vegetazione carsica. 1. Centro didattico naturalistico di Basovizza. Natura, cultura ed emozioni nel moderno centro visite gestito dal Corpo Forestale Regionale per scoprire il Carso e capire le grandi tematiche ambientali della Terra. 2. Lo stagno. Nel passato unica fonte d’acqua per l’uomo e gli animali, gli stagni sono un ambiente unico per il loro patrimonio faunistico e fl oristico. 3. Grotta Skilan. Una delle più interessanti cavità del Carso e testimonianza del fenomeno del carsismo: il lento lavorio dell’acqua piovana sulla roccia calcarea. 4. Jazere di Draga Sant’Elia. In passato, le cisterne per la produzione del ghiaccio costituivano una delle attività più redditizie della gen-te del luogo. 5. Cascata della Val Rosandra. Nella Riserva Naturale, tra rupi, ghiaioni e pareti a strapiombo, scorre il torrente Rosandra fi no a creare una pittoresca cascata.
Muggia: una cittadina istro-veneta
L’itinerario permette di vedere gli angoli più belli di Muggia, lembo d’Istria al confi ne con la Slovenia, per conoscerne la cultura, la storia e la natura, con un occhio al Mar Adriatico e l’altro al promontorio muggesano caratterizzato dal Flysch. 1. Centro storico di Muggia. Visitare il museo archeologico è il modo più completo per conoscere la storia attraverso i reperti ritrovati nei numerosi siti sparsi sul territorio, compresi quelli non più visitabili. 2. Castelliere di Elleri. Struttura difensiva costruita in età preistorica ma abitata anche dai Romani, è un luogo d’interesse non solo archeologico ma anche paesaggistico. 3. Muggia Vecchia. Dall’antico borgo d’altura medioevale, lungo la Traversata Muggesana si percorre un tracciato segnalato fra campagne, prati e boschi fino alla baia di San Bartolomeo. 4. Lazzaretto. Il porticciolo, caratteristico di questa località nei pressi di Muggia, si apre nella baia di San Bartolomeo che conserva testimonianze romane sommerse.
Info: Centro didattico naturalistico di Basovizza - Loc. Basovizza, 224 - 34149 Trieste Tel. +39 040 3773677 Fax: +39 040 9221098 -
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I.A.T. Muggia Ufficio informazioni e di accoglienza turistica - Via Roma, 20 - 34015 Muggia (TS) Tel.+39 040 273259 -
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- www.benvenutiamuggia.euTurismoFvg - Trieste Infopoint - Via dell’Orologio 1, angolo Piazza Unità d’Italia 34121 Trieste Tel. +39 040 3478312 Fax +39 040 3478320 -
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- www.turismofvg.it
Parco Nazionale del Triglav
Il percorso lungo la Triglavska Bistrica
L’itinerario si svolge lungo la valle Vrata, dall’abitato di Pri Rosu alla parete settentrionale del Triglav. Il percorso è lungo 10 km e per percorrerlo sono necessarie circa 3 ore. 1. Il Museo Alpino Sloveno a Mojstrana è dedicato agli appassionati della montagna, escursionisti, alpinisti, soccorritori e guide. Qui si svolgono mostre temporanee e permanenti che illustrano la storia dell’alpinismo sloveno. 2. La cascata Peričnik è composta da due parti: quella inferiore, la più grande e più conosciuta, è alta 52 m, mentre quella superiore 16 m. Un percorso affascinante conduce a entrambe le cascate. 3. I prati ondulati rappresentano un territorio raro e tipico dalle superfi ci calcaree. La loro superficie risulta leggermente ondulata, simile alle doline carsiche, intramezzate da dossi. 4. La parete settentrionale del Triglav rappresenta la parete più maestosa delle Alpi con i suoi 3 km di larghezza e un’altezza media di 1.000 m.
La pista ciclabile di Radovna
Il percorso si snoda lungo la valle Radovna, da Krnica pri Zgornjih Gornjah al museo Pocarjeva domacija di Zgornja Radovna. L’itinerario è lungo 16 km e per percorrerlo sono necessarie 2,5 - 3,5 ore. 1. L’estrazione del gesso a Radovna: qui si trova il sito di estrazione di uno dei migliori gessi europei. Il laghetto Kreda è il risultato dell’attività estrattiva, la quale venne abbandonata nel 1985 a causa della sua scarsa redditività. 2. La sega e il mulino di Psnak sono stati realizzati ai tempi di Maria Teresa (fine XVIII secolo) ed erano utilizzabili soltanto nei periodi di piena. 3. Il tiglio di Gogal si trova davanti alla fattoria Gogal a Zgornja Radovna. Il tiglio è alto 25 m, mentre la circonferenza del tronco supera i 2 m. Secondo alcuni esperti risale ad almeno 500 anni fa. 4. La fattoria Pocar di Zgornja Radovna rappresenta una delle fattorie più antiche e meglio conservate del Parco Nazionale del Triglav. La fattoria è monumento culturale nazionale, gestito dal parco stesso, e contiene una raccolta museale e l’info-point del parco.
Info: Informacijski center TNP Bled - Ljubljanska cesta 27 4260 Bled Slovenia Tel. +386(0)4 / 578 02 00 Fax +386(0)4 / 578 02 01 -
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- www.tnp.si
Bohinj e Bled
Ritrovare il proprio vero rifl esso nello specchio della natura
L’itinerario vi condurrà a costeggiare il lago di Bohinj fi no alla cascata Savica. Partendo dalla chiesetta di San Janez di Ribčev laz, attraverserete i prati di Fužinsko polje fino alla parte settentrionale del lago. Una volta lasciata la sponda, dopo circa un/ora di cammino, vi ritroverete ai piedi della cascata Savica. La chiesetta situata nel punto di partenza fu costruita nel XIV secolo e per un determinato periodo storico rappresentò la chiesa più "elegante" di Bohinj grazie alla sua commistione di stili che coprono il periodo dal romanico al barocco. Dopo aver attraversato i prati di Fužinsko polje, raggiungerete l’abitato di Stara Fužina con il suo Museo del pascolo in quota, allestito negli spazi dell’ex caseificio. L’itinerario costeggia le sponde del più grande lago sloveno, di origine glaciale. A Ukanc dovrete allontanarvi dalle sponde per raggiungere la maestosa cascata Slavica, citata dal maggiore poeta sloveno France Prešeren in una delle sue poesie più conosciute. La via del ritorno vi riporterà a Bohinj in battello.
La visita alle bellezze di Bled e un po’ di ristoro nella gola Vintgar
Dal centro dell’abitato di Bled l’itinerario vi con-durrà lungo le sponde del lago fi no a Spodnje Gor-nje e la gola Vintgar. Al ritorno potete scegliere il medesimo percorso dell’andata oppure dirigervi verso Zasip per ritornare al punto di partenza. 1. L’isola di Bled è raggiungibile con la tipica imbarcazione in vimini oppure con un battello. Per raggiungere la chiesetta barocca della Madonna dell’Assunzione dovrete superare 99 gradini, i quali vi condurranno alla campana dei desideri. 2. Il monte Straža (646 m) offre numerose opportunità di svago e coinvolgenti attività ricreative che comprendono un comprensorio sciistico, un’area dedicata alle slitte estive e un itinerario d’avventura. Per raggiungere la cima è possibile prendere la seggiovia oppure il leggendario sentiero Rikli. 3. Il millenario Castello di Bled è il più antico castello sloveno e rappresenta uno dei simboli della Slovenia. Qui si possono ammirare il museo, la stamperia, la cantina dei vini, il negozio delle erbe e la cappella. 4. La gola Vintgar si snoda lungo un percorso di 1,6 km e rappresenta una delle attrazioni turistiche più importanti della Slovenia.
Info: Turizem (Tic) Bohinj - Triglavska Cesta 30 4264 Bohinjska Bistrica Tel. 00 386 4 574 75 90 -
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- www.bohinj.siTurizem Bled - Cesta svobode 11 4260 Bled Tel. 00 386 4 578 05 00 -
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- www.bled.si
Kranjska Gora
Il percorso cicloturistico Mojstrana-Rateče
La pista si snoda lungo i binari ferroviari che collegano la località di Mojstrana e l’abitato di Rateče. L’itinerario parte da Mojstrana, nei pressi del Museo alpinistico sloveno, dove potrete ammirare le variegate attività alpinistiche del territorio. Il percorso attraversa l’abitato di Belce e il bosco Martuljek, da dove potrete osservare il massiccio di Martuljek e quello di Špik. Dopo l’ex albergo Špik la pista prosegue in direzione di Kranjska Gora e le due cascate Martuljek, facilmente raggiun-gibili lungo la stretta gola. Il percorso continua in direzione di Kranjska Gora, attraversa il nucleo storico fi no al Museo Liznjekova domačija ospitato in un edificio di 300 anni fa. Poi, costeggiando le piste da sci in direzione di Podkoren, lungo la Riserva Naturale Zelenci, potrete ammirare le numerose fonti d’acqua color smeraldo e il lago. Il percorso continua in direzione di Rateče oppure verso l’Italia e l’Austria.
L’itinerario turistico-escursionistico lungo il Triplice Confine
Il percorso parte dal centro dell’abitato di Rateče, presso il Museo Kajžnkova hiša, un edifi cio ristrutturato in modo tale da conservare le tipicità dell’architettura popolare locale. Qui potrete ammirare la ricostruzione di una vecchia cucina, la mostra sui tipici costumi locali e la storia del luogo, i vecchi filmati sulle tradizioni locali e le competizioni dal trampolino nonché il lavori fatti a mano dell’Associazione Turistica Rateče-Planica. Il percorso si snoda in direzione del punto di ristoro Škuc, dove potrete scoprire delle interessanti informazioni sulle peculiarità del paese situato a 870 m s.l.m. Il sentiero verso la cima del Peč (1.509 m) è indicato da numerose tabelle de-scrittive che contengono una descrizione delle vicende svoltesi lungo il confine italo-sloveno, dei pascoli, dei prati e delle Alpi Giulie. Dopo il Rifugio Tromeja il percorso si divide in due sentieri, uno corto, l’altro più lungo, che vi condurranno al punto del Triplice Confine dove si incontrano la Slovenia, l’Italia e l’Austria. Qui si conclude l’itinerario.
Info: TIC Kranjska Gora Turistične informacije & rezervacije zasebnih sob in apartmajev - Tičarjeva ulica 2 - 4280 Kranjska Gora Tel. +386 (0)4 5809440 Fax +386 (0)4 5809441 -
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- www.kranjska-gora.si
Gli antichi borghi storici di Jesenice, Radovljica, Tržič, Kranj e Škofja Loka
La verde cittadina di Kranj e la mistica Škofja Loka
I due nuclei storici di Kranj e Škofja Loka rivelano un importante patrimonio culturale e naturalistico grazie alle numerose occasioni di degustazione della gastronomia locale, le variegate visite e scoperte, le piste cicloturistiche, gli itinerari per gli escursionisti e le zone attrezzate per il birdwatching. Il centro di Kranj è tutelato come Monumento Culturale Sloveno dal 1983 e rappresenta uno dei pochi esempi a livello europeo di centro "inciso" dal canyon del fiume che lo attraversa. Qui si trova anche un itinerario educativo lungo il quale potete osservare numerose specie di uccelli e piante rare. I tesori del Museo della Gorenjska sono ospitati presso la sede del Comune, mentre la tipica salsiccia locale è servita nelle numerose trattorie sparse sul territorio. La cittadina medievale di Škofja Loka offre ai visitatori l’imponente castello, le variegate facciate delle abitazioni più antiche, il ponte in pietra e l’edificio Nacetova hiša, uno degli esempi più monumentali dell’architettura slovena. In bici potete raggiungere Crngrob e la vicina chiesa di Marija Oznanjene, uno degli edifici gotici più belli dell’intera Slovenia.
Ai piedi delle Caravanche
Da Tržič, centro artigianale ai piedi di Ljubelj, potete inoltrarvi lungo la strada panoramica ai piedi delle Caravanche che conduce ai resti del castello Kamen e la cittadina medievale di Radovljica. L’antico centro di Tržič vi propone un’immersione nei racconti legati ai calzolai, pellicciai, sarti e fabbri che vi lavoravano in passato. Le acque impetuose del fiume Tržiška Bistrica hanno favorita l’attività artigianale e rivelato numerosi fossili preistorici. I resti del castello Kamen proteggono l’ingresso nella valle Draga. Radovljica vi entusiasmerà con il suo nucleo storico, il castello, numerosi musei e infi nite possibilità ricreative. L’apicoltura slovena viene meravigliosamente descritta nel locale museo di fama mondiale. A Jesenice potrete osservare l’ex abitato metallurgico di Stara Sava, oggi rinomato esempio di architettura industriale e spazio museale dedicato all’attività mineraria. A poca distanza si trovano il monte Golica e il Parco Zois, dove potrete ammirare le bianche distese di narcisi.
Info:Zavod Za Turizem Kranj, Tourist Board Kranj Glavni trg 2, 4000 Kranj Tel. +386 4 2380 450 -
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- www.tourism-kranj.si
Il territorio di Žirovnica
Dove s’incontrano le Caravanche e le Alpi Kamniško-Savinjske
Il percorso che si snoda lungo il versante più occidentale delle Alpi Kamniško-Savinjske (Peč) offre numerosi punti panoramici sul monte Stol e la regione del Blejski kot. Dal parcheggio di Završnica il percorso ci conduce oltre la diga. Qui, dopo aver svoltato a destra, prendiamo lo stretto sentiero lungo l’ex tracciato della ferrovia che, all’uscita della galleria, ci conduce fino alla torre dell’acqua sopra Žirovnica, da dove si può ammirare il meraviglioso panorama sui dieci paesi che compongono il Comune di Žirovnica. Il sentiero si snoda lungo la cima del Reber verso il Gosjak e la valle Završnica. Pri-ma, però, si può svoltare a destra presso il Brinov vrh e scendere fino alla chiesa di San Lorenzo. Lungo i pascoli del Reber si può ritornare alla torre dell’acqua e le Mazovčeve štenge, fino al parcheggio di partenza. Il percorso lungo la valle Završnica comprende anche la visita a due cascate (la prima nei pressi della stazione di apicoltura Kranjska čebela, la seconda sopra il lago). Nei pressi della seconda cascata, curiosamente denominata Hudič babo pere (in it. il Diavolo che lava la donna) nidifica il gufo reale, animale raro e timido. Il percorso si conclude nei pressi del lago di Završnica, dove ci si può dedicare anche alla pesca. Lunghezza del percorso: 6 km Dislivello: 400 m Durata: 2,5 ore
L’itinerario cicloturistico lungo le verdi vallate del Stol
La pista MTB collega il sito archeologico romano con i pascoli nel cuore delle Caravanche e il punto panoramico sulla valle Gornjesavska e il territorio della »Dežela«. Partendo dal parcheggio di Završnica s’imbocca un strada sterrata verso il rifugio Valvazorjev dom. Circa 300 m prima di giungervi si può svoltare verso Ajdna dove si può ammirare uno dei panorami più belli di questo territorio. In cima all’Ajdna si possono osservare i resti di un abitato tardoantico. Il percorso si snoda in direzione della vallata Potoška, dove si può svoltare nuovamente verso il rifugio Valvazorjem dom. Da qui si può costeggiare le vallate Žirovniška e Zabreška e scendere verso la valle. I prati lungo il percorso sono ricoperti dai fiori di numerose specie vegetali, tra le quali ci sono anche delle specie protette. Nei pressi della cappella, vicino all’ultimo curvone a destra, si possono appoggiare le bici e visitare una delle attrazioni locali più caratteristiche della zona, la grotta Turška jama, luogo in cui si rifugiavano gli abitanti locali durante le invasioni turche. Lunghezza del percorso: 20 km Dislivello: 880 m Durata: 3,5 ore
Info: Zavod za turizem in kulturo Žirovnica - Žirovnica 14 4274 Žirovnica Tel. +386 4 580 15 03 -
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- www.zirovnica.eu
Selška e Poljanska dolina
In cerca di ispirazione nella valle Selška dolina
L’itinerario vi condurrà nel cuore della valle Selška dolina dove potrete visitare le sue tipiche abitazioni e il meraviglioso ambiente naturale. A Železniki e Sorica potrete ammirare i luoghi dai quali gli abitanti locali traevano ispirazione per le loro variegate attività artigianali. A Železniki potete visitare il rinnovato centro cittadino e il Museo delle fonderie dove sono esposti anche gli indumenti in pizzo. Qui, previo appuntamento, vi illustreranno alcune delle tipiche attività artigianali della zona, ad esempio le fucine, i pizzi e il pane al miele. Il percorso prosegue verso l’abitato di Sorica e la casa natia dell’artista Ivan Grohar. Anche qui, sempre previo appuntamento, potrete ammirare la rac-colta di copie delle opere di Grohar oppure partecipare ai laboratori artistici e musicali. Dopo aver pranzato nella vicina trattoria potrete intraprendere uno dei sentieri circostanti, ad esempio quello che conduce alla cascata Šprucar, al monte Ratitovec o l’itinerario del patrimonio architettonico.
Girovagando per la meravigliosa valle Poljanska dolina
Percorrendo questo itinerario potrete visitare il maniero dello scrittore sloveno Tavčar a Visoko, le fortezze della linea Rupnik, i laboratori artigianali di Žire oppure la chiesetta di Sant’Anna a Ledinica. Il percorso inizia a Visoko con la visita al maniero di Ivan Tavčar e delle fortezze della linea Rupnik. Partendo dalla locale azienda biologica potrete raggiungere la fortezza Hrastov grič e il monte Javorč. Le fortezze sono visitabili soltanto con l’accompagnamento di una guida. Si consiglia un breve sosta ristoratrice in uno dei numerosi agriturismi, prima di proseguire verso Žire. Qui potrete ammirare l’esposizione del Museo dei calzolai e dei pizzi. Per concludere degnamente la giornata vi proponiamo una breve passeggiata fino alla chiesetta di Sant’Anna a Ledinica.
Info: Turizem Škofja Loka - Kidričeva cesta 1a 4220 Škofja Loka Tel. 04/51 70 600 -
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- www.skofja-loka.com
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